Fertile / Elisa Tonelli
Il desiderio che spinge la vita
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Elisa Tonelli
2015
[45:30]
1. Il cammino di Santiago [6:59] B. Tommaso
[ En tamanna coita non pode seer
CSM 131 ]
2. Madre de Deus [7:10] cantigas n 422 arr. E. Tonelli
CSM 422
3. Alle Psallite Cum Luya [1:32] manoscritto di Montpellier sec. XIII
4. Calatrava [4:48] B. Tommaso
[ Alle Psallite Cum Luya ]
5. Santa Maria Amar [5:40] cantigas n 7 arr. M. Postacchini
CSM 7
6. Onne Homo [2:18] Laudario di Cortona sec. XIII
7. Ninna Nanna di San Nicola [7:57] B. Tommaso
8. Virgineta Bella [2:58] manoscritto di Cape Town sec. XIV
9. Il Somaro di Natale [6:21] E. Tonelli e D. Mannelli, arr. F. Colocci
Elisa Tonelli — voce
Gabriele Manzi — pianoforte
Fabrizio D’Antonio — vibrafono
Ludovico Carmenati — basso #1, 2, 5
Guido Zenobi — basso in #4, 7
Giacomo Piermatti — basso #9
Marco Postacchini — sax e flauto in #1, 5
Simone La Maida — sax tenore#2, sax alto #4, flauto #7, 9
Giacomo Uncini — tromba
Mosè Chiavoni — clarinetto e clarinetto basso
Daniele Bocchini — trombone
Alessandro Paternesi — batteria
Luigi Germini — trombone rinascimentale
Peppe Frana — oud
Massimiliano Dragoni — salterio e tamburo a cornice
Luca Piccioni — voce
Simone Marcelli — voce e organo portativo
Tutte le madri, la Madre, le nonne, le zie, le donne che cantano
nell’anima di questo disco sono ciò che ha accompagnato la
mia crescita.
Dalle melodie studiate nelle prime lezioni di canto a quelle devote
nella campagna dei miei nonni, dai canti ecclesiastici, alle
sperimentazioni jazz.
Mettendo insieme repertori e idee apparentemente molto distanti
è fiorito questo pazzo, anomalo lavoro. Mi sono ispirata alla
musica del Maestro Bruno Tommaso, uomo e artista importante, che mi ha
aperto una porta magica su una verità senza tempo: tutto
ciò che possiamo fare non è per forza quello che ci viene
insegnato, non ci sono regole, non ci sono giudici, basta essere se
stessi.
Il seme della nostra idea va impiantato e visto crescere, vi presento il mio primo lavoro da solista: Fertile
... tra il jazz e la musica antica, è stato ispirato
dall’incontro col maestro Bruno Tommaso, in particolare
dall’ascolto di una sua composizione in cui l’incipit
è una melodia tratta da un manoscritto francese del XIII secolo.
Si tratta di un album prodotto da me e da Gabriele Manzi (pianista nel
progetto), registrato presso lo studio Umbria Music Center di Stefano
Zavattoni, in Assisi.
“Maternità, artigianalità, ricerca hanno come
elemento di congiunzione la fertilità e sono tutte parole al
femminile. Fertile infatti deve essere la donna per divenire madre,
tale è una mente che produce. Allo spirito che le unisce sono
innalzati i brani di questo progetto.
Partendo dalle prolifiche radici medievali delle cantigas, omaggiando
il solido ponte tra antico e moderno costruito dal lavoro del Maestro
Bruno Tommaso, si giunge agli arrangiamenti jazz che danno un senso di
completezza e pieno respiro all'intero percorso.
Come l'architettura moderna ha insegnato e tuttora asserisce, mostrare
la struttura che sorregge un'opera è tutt'altro che inelegante.
L'occhio umano, scorrendo le costruzioni, cerca dettagli cui assicurare
il senso del bello al solido. Così fa il nostro orecchio
abbandonandosi all'ascolto di Fertile.
Sin dalle prime note sono evidenti l'altissimo livello e la
genuinità dei musicisti. L'anima folk di Elisa Tonelli fa
capolino anche nei pezzi jazz, donando una contaminazione che sa di
salto spazio-temporale. In un certo senso è come se fosse ospite
in alcuni brani del suo stesso album.
La versatilità diventa necessaria, a suo modo questo lavoro
è un omaggio a La macchina del tempo di Herbert George Wells,
alla faticosa ricerca di quei pochi tesi ad unire quello che chi li ha
preceduti hanno separato.
Una provocazione visiva: durante l'ascolto provate a far scorrere
immagini dei quadri di Hieronymus Bosch, opere di Maurits Cornelis
Escher. Sentirete subito emergere una nuova affinità tra voi
stessi e i vostri simili, in nome della comune fertilità della
terra da cui veniamo”
(Sandro Fracasso)