Cantigas !
Le Cantigas de Santa Maria dal Medioevo al Terzo Millennio
raccolta di composizioni per coro misto e percussioni ad lib.
Coro del Conservatorio "G.F. Ghedini" di Cuneo |
Coro "G.B. Fergusio" di Savigliano
tenore: Alessandro Baudino |
percussioni: Nicola Campanella
Istituto Superiore di Studio Musicali
2007
[43:13]
Tanto son da groriosa
CSM 48
1. originale [0:46] |
2. Matteo Durbano [1:48]
Nas mentes senpre tẽer
CSM 29
3. originale [0:43] |
4. Andrea Baudino [2:19]
A que as cousas coitadas
CSM 358
5. originale [0:58] |
6. Andrea Baudino [3:11]
Tanto, se Deus me perdon
CSM 31
7. originale [0:41] |
8. Andrea Baudino [1:42]
De muitas guisas
CSM 58
9. originale [0:59] |
10. Flavio Becchis [2:13]
O que a Santa Maria mais despraz
CSM 12
11. originale [0:38] |
12. Roberta Garrione [2:39]
Ben com'aos que van per mar
CSM 49
13. originale [1:04] |
14. Roberta Garrione [4:13]
A Virgen mui Gloriosa
CSM 42
15. originale [0:57] |
16. Gianluca Verlingieri [1:37]
Santa Maria pod' enfermos guarir
CSM 21
( + CSM 25 )
17. originale [0:20] |
18. Andrea Baudino [3:29]
Ben sab'a que pod' e val
CSM 179
19. originale [0:26] |
20. Roberta Garrione [3:58]
Santa Maria, strela do dia
CSM 100
21. originale [0:27] |
22. Gianluca Verlingieri [2:12]
Santa Maria leva
CSM 320
23. originale [0:32] |
24. Gianluca Verlingieri [2:17]
Gran dereit' é de seer
CSM 56
25. originale [0:48] |
26. Gianluca Verlingieri [2:25]
tenore: Alessandro Baudino
percussioni: Nicola Campanella
Coro del Conservatorio "G. F. Ghedini" di Cuneo
Chiara Albanese, Lucio Arese, Alessia Arrighini, Federico Baglivo,
Diego Bassignana, Flavio Becchis, Fulvio Bellino, Relin Bellino, Alisa
Bernardi, Matteo Blengino, Marzia Blengino, Chiara Boaglio, Lorenzo
Bongiovanni, Matteo Bongiovanni, Michela Botta, Simone Bottasso, Martin
Misael Boy, Melania Boy, Roberta Caroccia, Sabrina Castiglia, Eleonora
Casula, Federico Cavallo, Stefano Cau, Paola Ciocie, Cecilia Cometto,
Costanza Cornetto, Chiara Di Benedetto, Valentina Facelli, Roberta
Garrione, Marco Giordanengo, Clara Giordano, Mara Giordano, Roberta
Giusta, Paolo Griglio, Ana Iliò, Francesca La Carrubba, Leonardo
Leoni, Sara Manna, Alberto Marchisio, Patrizia Marchisio, Francesco
Marenco, Emilia Marengo, Erica Martini, Alessandra Mattalia, Elisa
Mattalia, Valeria Mormandi, Lorenzo Mosca, Alessia Musso, Marta
Caterina Nicosia, Valentina Oliveri, Ilaria Olocco, Marco Panuzzo,
Stefano Paschiero, Sabina Peirano, Francesco Pellegrino, Fabio Racca,
Andrea Ravazzano, Elisa Revelli, M. Chiara Roffinella, Eva Rosso,
Ilaria Rosso, Luca Rosso, Sara Schinco, Giorgio Secchi, Valeria Sepe,
Cecilia Tassone, Chiara Tolosano, Chiara Vaira
Coro "G. B. Fergusio" di Savigliano
Maestro del coro: Rinaldo Tallone
Paola Andreis, Guido Audisio, Bruno Avalle, Giorgia Banchio, Tiziana
Baravalle, Lorella Barroero, Gianpaolo Bertaina, Roberto Bertaina,
Maurizio Biancotti, Alberto Bocca, Maria Bossolasco, Gino Bruno,
Benedetta Botta, Monica Bravo, Elisabetta Corsi, Monica Donalisio,
Silvia Garelli, Alessandra Massucco, Carla Ponsero, Alice Parola, Elena
Paschetta, Elio Paschetta, Elsa Rabbia, Giancarlo Robbione, Paola
Robbione, Daniela Rubiolo, Gianfranco Sola, Rinaldo Tallone, Federica
Testa, Mario Testa, Paolo Vola
direttore: Massimo Peiretti
progetto e coordinamento: Elena Camoletto
Registrazione dal vivo effettuata nelle Chiese di S. Andrea di Savigliano (CN),
di S. Giovanni Battista di Centallo (CN) e Collegiata di Carmagnola (TO)
Tecnico del suono: Davide Ficco
Editing e mastering: Davide Ficco
microphones Schoeps Collette CMC5 / MK4, O.R.T.F. configuration
In copertina: "Vergine in trono", miniatura dal manoscritto Roj.2° XXII, f 13 v-Londra
English liner notes
Prefazione
Questo lavoro è nato come risposta ad una particolare richiesta
di un gruppo corale della provincia di Cuneo, il Coro "G. B. Fergusio"
di Savigliano, che aveva espresso il desiderio di arricchire il proprio
repertorio con nuove musiche, che fossero stimolo per una evoluzione
tecnica ed espressiva e veicolo per la comprensione del linguaggio
musicale moderno.
Il Conservatorio "Ghedini" di Cuneo, con le classi di Composizione
Corale della prof. Elena Camoletto ed Esercitazioni Corali del prof.
Massimo Peiretti, ha subito colto con entusiasmo l'invito, dando vita
ad un progetto didattico ed artistico che ha coinvolto i giovani
allievi di composizione, che hanno realizzato diversi brani corali
partendo dalle antiche melodie delle Cantigas de Santa Maria, ed i
ragazzi del Coro del Conservatorio che, insieme al coro di Savigliano,
si sono impegnati nell'esecuzione delle nuove musiche.
Questo progetto, che rientra in uno più vasto che ha come
obiettivo la valorizzazione e lo sviluppo della realtà corale
della provincia di Cuneo, rappresenta un primo tangibile esempio di
come un'importante istituzione accademica come il Conservatorio possa
dialogare con il territorio e i gruppi corali amatoriali, e mettere in
gioco le proprie forze interne per contribuire alla crescita della
cultura musicale della collettività.
Il punto di partenza è stato il lavoro di ricerca e di studio
delle melodie originali medievali, da cui è derivata la scelta
delle 14 Cantigas da sottoporre all'elaborazione polifonica;
successivamente, ci si è rivolti allo studio e all'analisi delle
opere corali dei Maestri del Novecento, nonché delle loro
composizioni create attorno a melodie popolari, per prendere visione
delle tecniche del linguaggio musicale contemporaneo.
Ogni compositore ha poi indirizzato la propria ricerca stilistica in
base alla propria sensibilità, alla preparazione tecnica, ed
alle suggestioni suscitate dal testo originale, rimanendo però
in costante dialogo e confronto con il coro destinatario, in modo da
adeguare le scelte compositive alle reali possibilità di
realizzazione pratica.
Ne è risultata un'interessante raccolta, che rappresenta anche una sorta di catalogo di diverse scritture corali:
- brani dal carattere spiccatamente ritmico, che, attraverso ostinati e
ribattuti, evocano antiche danze strumentali (Matteo Durbano, n. 48);
- elaborazioni volte maggiormente alla ricerca sulla sonorità
(Andrea Baudino, n. 21/25 e 28; Flavio Becchis, n. 58, Roberta Garrione,
n. 179);
- brani in cui la melodia originale è talvolta esaltata,
talvolta celata dal sofisticato gioco contrappuntistico delle voci
(Andrea Baudino, n. 31; Roberta Garrione, n. 12);
- altri basati prevalentemente su una ricerca armonica, che rivestono
la melodia con aloni di efficace fascino sonoro (Andrea Baudino, n. 358;
Roberta Garrione, n. 49);
- infine brani che, rivisitando antiche tecniche compositive, come i
parallelismi di intervalli di 5°, il contrappunto "nota contro
nota", il canone, l'ostinato, si divertono ad inserirle in un contesto
ritmico e armonico moderno (Gianluca Verlingieri, N. 42, 56, 100, 320).
Elena Camoletto
Le Cantigas de Santa Maria
Compilata fra il 1250 e il 1280 e in parte attribuita ad Alfonso X "el
Sabio", re di Castiglia e León, la raccolta delle
Cantigas de Santa Maria costituisce la testimonianza
più significativa della lirica medievale in lingua
gallego-portoghese. Si tratta di componimenti di carattere
prevalentemente narrativo basati su aneddoti, leggende e racconti
popolari che vedono protagonisti personaggi appartenenti ad ogni ceto
sociale (monaci, cavalieri, mercanti, popolani, prostitute, ladri,
pellegrini e persino animali) salvati da situazioni incresciose grazie
all'intervento prodigioso della Madonna (cantigas de
miragres), ovvero di poemi in onore della Vergine
(cantigas de loor) concepiti come una sorta di
omaggio feudale e dove la madre di Cristo viene cantata con accenti
fortemente profani, in linea con gli stilemi della poesia cortese. In
entrambi i casi il riferimento storico è da ricercarsi in quella
straordinaria diffusione del culto mariano promossa tra l'XI e il XII
secolo dalla propaganda cistercense in concomitanza con
l'idealizzazione della figura femminile operata dalla lirica provenzale
e che nel XIII trova ulteriori conferme nei Miracles de Nostre
Dame di Gautier de Coinci, nei Milagros de Nuestra
Señora di Gonzalo de Berceo e nella lauda italiana. Le
Cantigas de Santa Maria, in numero di 420, sono canzoni con
refrán (ritornello) destinate a ricevere una
veste musicale, di volta in volta composta ex-novo (e in tal caso
esemplata sul modello liturgico del conductus) o più di
frequente desunta dal repertorio trobadorico e trovierico; gli schemi
metrici, assai diversi tra loro, presentano evidenti affinità
conta forma letteraria dello zagiál arabo-andaluso. L'intero
corpus ci è tramandato da quattro manoscritti, tre dei quali con
notazione quadrata su tetragramma; per quanto riguarda
l'accompagnamento strumentale, possiamo farcene un'idea attraverso le
miniature dei due codici dell'Escorial, che raffigurano
dettagliatamente menestrelli arabi, cristiani ed ebrei nonché lo
stesso Alfonso X nell'atto di sovrintendere alla compilazione della
silloge.
Cristina Santarelli
Preface
This work was born as an answer to a specific request of a choir of the
province of Cuneo, the "G.B.Fergusio Choir" from Savigliano, that had
expressed the wish to enrich its own repertory with new pieces, that
could be an incentive for a technical and expressive development, and
means toward a deeper understanding of the modern musical language.
The "G.F.Ghedini " Conservatory in Cuneo, with its 'Composition for
choir' class (Prof. Elena Camoletto) and 'Choir Practice' class (Prof.
Massimo Peiretti), has soon enthusiastically appreciated the request,
setting up a didactic and artistic plan that has involved the young
students of the class of composition : these ones have produced many
works for choir that start from the ancient melodies of the "Cantigas
de Santa Maria", while the Conservatory choir members , together with
the choir from Savigliano, dedicated themselves to perform this new
music.
This project, that belongs to a larger one aimed at bringing out and
developing the world of choirs in the province of Cuneo, represents the
first tangible example that shows how an important academic institution
(the Conservatory) could relate itself with the surrounding world and
the amateur choirs and could spend its own strengths to contribute to
the growth of the community music culture.
The starting point has been the research and study of original medieval
melodies, from which ensues the selection of the 14 Cantigas to be
subjected to the polyphonic elaboration; we have afterwards addressed
ourselves to the study and analysis of choral works of the composers of
the 20th century, as well as of their compositions written on popular
melodies, just to look over the techniques of the contemporary music
language.
Each composer has then specifically directed his stylistic research on
the basis of his own sensitivity, technical qualification and the
suggestions coming from the original text, however being in consistent
relationship with the specific performing choir, so to adjust the
composition choices to its actual practical performing skills.
The result is an interesting collection that also represents a kind of catalogue of varied choral writing techniques:
- some pieces are strongly rhythmic in their spirit and, through forms
like the 'ostinato' and the 'ribattuto', they recall ancient
instrumental dances (Matteo Durbano,n°48);
- some elaborations are mainly aimed at researching on specific
resonances (Andrea Baudino, n°21, 25, 28; Flavio Becchis, n°58;
Roberta Garrione, n°179);
- there are works where the original melody is sometimes brought out,
some others hidden by sophisticated vocal counterpoint (Andrea Baudino,
n°31; Roberta Garrione, n°12);
- some other pieces are mainly based on harmonic research, that
surround the melody by using halo of effective sound fascination
(Andrea Baudino, n°358; Roberta Garrione, n°49);
- and then we find works where the composer, by re-examining ancient
composition techniques like the 5th intervals parallelism, the
counterpoint 'nota contro nota': the canon, the 'ostinato', enjoys
himself to insert them into a modern rhythmic and harmonic context
(Gianluca Verlingieri, n°42, 56, 100, 320).
Elena Camoletto
Cantigas de Santa Maria
Drawn up between 1250 and 1280 and partly ascribed to Alfonso X "El
Sabio', king of Castile and León, the compilation "Cantigas de
Santa Maria" represents the most significant testimony of the medieval
lyric poetry in Galician-Portuguese language. It's prevailingly made of
narrations based on anecdotes, legends and popular tales, having as
leading characters people of all ranks (monks, knights, merchants,
common people, prostitutes, thieves, pilgrims and even animals), who
were rescued from unpleasant situations by the prodigious interventions
of the Holy Mary (cantigas de miragres); these are poems devoted to the
Virgin Mary (cantigas de loor), devised as a kind of feudal tribute
where Christ's mother is sung with strong secular accents, according to
the courtly poetry style. In both cases we have to look for the
historical reference in the exceptional spreading of the marian cult
encouraged between the 11th and 12th centuries by the Cistercian
propaganda, together with the idealization of woman typical of the
Provençal lyric poetry, that in the 13th century finds further
confirmation in the "Miracles de Notre Dame" by Gautier de Coinci, in
"Milagros de Nuestra Señora" by Gonzalo de Berceo and in the
Italian lauda: The "Cantigas de Santa Maria", totally 420, are songs
with 'refrán' (refrain) intended to get a music form, written
ex-novo from time to time (in this case formed on the liturgical
pattern of the 'conductus'), or more frequently deduced from the
troubadours or trouvères repertory; the metrical patterns, quite
unlike, show clear affinities with the literary form of the
Arabian-Andalusian zayal: The whole 'corpus' has been handed
down to us through four manuscripts, three of which with square
notation on tetragramma; as for the instrumental accompaniment, we can
get an idea thanks to the miniatures of the two 'Escorial Codex', that
portray in details Arabian, Christian and Jewish minstrels as well as
Alfonso X himself, while supervising the sylloge drawing up.
Cristina Santarelli